Google Ads | Primi passi nelle Performance Max


Le campagne Performance Max, entrano di diritto negli account Google Ads, ma soprattutto, qualcuno potrebbe dire, ci entrano in modo prepotente. A dire il vero, l’atteggiamento particolarmente PUSH di Google, in questi anni, si è sempre più acuito, fino a diventare quasi incomprensibile per molti inserzionisti.

Le campagne Performance Max, entrano di diritto negli account Google Ads, ma soprattutto, qualcuno potrebbe dire, ci entrano in modo prepotente. A dire il vero, l’atteggiamento particolarmente PUSH di Google, in questi anni, si è sempre più acuito, fino a diventare quasi incomprensibile per molti inserzionisti.

In tale ottica, la cosa che però potrebbe tranquillizzare il publisher, è che Google non farebbe mai uscire una campagna col nome MAX, se effettivamente, non confidasse nelle effettive assolute performance di questa.

Soprattutto oggi – mi riferisco a settembre 2022 – le PMax (come amichevolmente ormai vengono chiamate) subentrando alle campagne Smart Shopping, hanno veramente un arduo compito. Le campagne Smart Shopping erano ormai entrate da poco nei gradimenti dei publisher, che abbandonando (parzialmente) il modello SHOPPING tradizionale, con una gestione completamente (volendo) autonoma del CPC, comportavano una quasi totale perdita di parametri di azione, lasciando tutto in mano a Google.

Oggi, con le PMax, è ancora peggio, in quanto queste subentrano quasi totalmente alla gestione dell’utente. Ma cosa mantiene l’utente, quale controllo? Se è vero che le PMax ruotano “a piacere” (in realtà a performance) gli asset che vengono forniti, è altrettanto vero, che è sempre l’uomo, il publisher, che può inserire gli elementi grafici e tutti gli asset – senza dimenticare i video – per ottenere le migliori performance da queste campagne.

Partendo dall’inventario, se prima delle Smart Shopping coprivano questi canali: Search, 3P Display, O&O Display (Gmail, YouTube only e Maps), oggi le PMax coprono in più:

  • Dynamic Search Ads,
  • Discovery Ads,
  • YouTube In-Stream Ads,
  • Maps (w/store visit bidding).

E con quali differenze di formato?
Mentre prima le Smart si occupavano di coprire questi formati: Search, 3P Display, O&O Display (Gmail, TYouTube only e Maps), oggi le PMax, coprono anche:

  • Text Ads,
  • YouTube In-Stream Ads,
  • Maps pin.

Secondo un report di Google (Google Data, Global, Ads, Sept 2021 – Oct 2021. Uplift stats have been revised downwards to account for potential cannibalization of standalone Search campaigns.) a oggi le Performance Max, sono in grado di portare +12% di valore di conversione, che diventa +46% rispetto alla crescita conseguente alla variazione da una standard shopping.

Insomma… tutti dati che val la pena tenere a mente. Per ora partiamo così.
Ci dedicheremo nei prossimi articoli a una declinazione più dedicata, di tutto ciò che concerne questo tipo di “misteriose” campagne!

 

Andrea Testa
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